La mia poesia in rima "A cülmartei e birulù" ("A capitomboli e capriole") ha vinto il secondo premio nella sezione poesia vernacolare alla XXIX edizione del Premio Letterario Internazionale "Città di Pomezia".
Il premio è organizzato dal Centro Studi specialistici "Sisyphus" e dal Comune di Pomezia. Le opere in concorso nelle varie sezioni sono state 276 e sono state valutate da una giuria che non conosceva i nominativi degli autori, come spiegato dal bando.
La giuria, presieduta da Roberto Maggiani scrittore e poeta, era composta da:
- Claudio Carbone (scrittore, poeta)
- Fiorenza Castaldi (bibliotecaria, esperta di letteratura e di archivista storica)
- Rosa Francesca Farina (scrittrice, poetessa)
- Gloria Galante (archeologa, esperta di arte antica e storia di Roma)
- Maria Antonietta Mosele (saggista)
- Massimiliano Pecora (critico storico-letterario, studioso di letteratura artistica, saggista)
- Luigi Salustri (poeta vernacolare)
Ringrazio di cuore il direttore del Centro Studi Sisyphus, d.ssa Fiorenza Castaldi, il professor Massimiliano Pecora autore delle motivazioni critiche, il dr. Roberto Maggiani e tutta la giuria che ha presieduto e il sindaco di Pomezia Adriano Zuccalà.
Trovate in allegato la poesia (e relativa traduzione) e nella "galleria" di documenti in scorrimento la comunicazione inviatami dal Centro Studi Sisyphus, le motivazioni critiche a firma del professor Pecora e il diploma di merito conferito alla mia poesia.
Scrivi commento