Maurizio Martina a Montichiari: tra referendum e risultati raggiunti

In una gremita sala Scalvini presso il CentroFiera di Montichiari ieri pomeriggio il Ministro per le Politiche Agricole, Alimentari e Forestali intervistato dal bravo Carlo Muzzi del Giornale di Brescia ha portato motivazioni concrete a favore del SI in riferimento al referendum sulla riforma costituzionale a cui sono chiamati gli Italiani il prossimo 4 Dicembre.

Saluti iniziali riservati al consigliere comunale Angelo Ferrari, storica anima del circolo monteclarense del PD e al segretario provinciale Michele Orlando.

Di fronte a una folta rappresentanza del mondo agricolo bresciano (un caloroso saluto agli agricoltori rovatesi presenti) con il presidente Coldiretti Lombardia Ettore Prandini in testa Maurizio Martina ha sviscerato nel concreto gli effetti pratici della riforma. L'esempio sui tempi di approvazione che avrebbe potuto avere il "Collegato Agricolo" recentemente approvato è stato chiarissimo anche ai non addetti ai lavori. Il Ministro, incalzato da Muzzi, ha evidenziato anche come il referendum italiano possa essere un segnale di inversione di tendenza molto forte all'Europa della Brexit e del populismo dei "muri" proveniente dall'Italia. 

E' stata anche l'occasione per parlare dei risultati portati a casa da questo giovanissimo Ministro in soli due anni e mezzo: dalla legge sul "caporalato" al già citato "collegato agricolo", dall'obbligo di etichettatura sulla filiera del latte al taglio dell'IMU agricola per le imprese italiane.

Un bravo a Maurizio che ricordiamo sempre con orgoglio di aver ospitato un anno fa nella campagna elettorale delle nostre comunali in una visita a suo modo storica presso l'azienda agricola Corna a Lodetto. 

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