Di poco fa la notizia del via libera allo schema di
decreto che introduce l'indicazione obbligatoria dell'origine per i prodotti lattiero caseari in Italia. Dal 1 gennaio 2017 scatta l'obbligo di indicare con chiarezza al consumatore la provenienza delle materie
prime usate nella filiera del latte. E' un risultato atteso da tantissimo tempo nel settore, viatico affinchè l'obbligo venga esteso a tutta l'Unione Europea. Il comparto sta vivendo una
delle più grandi crisi di tutti i tempi: quante sono le stalle che hanno chiuso nel bresciano dal momento in cui il prezzo pagato per un litro di latte non copre i costi di produzione? Questa è
quindi una buona notizia che difende la qualità del prodotto italiano anche in ottica europea. Un risultato che va ascritto alla forte sinergia con le associazioni di categoria che il Ministro
Maurizio Martina ha instaurato fin dal primo giorno del suo mandato. Vedo questi risultati, nel mio piccolo, da un osservatorio privilegiato: come Presidente del Consorzio dell'Oglio ho a che fare tutti i giorni con il mondo agricolo e vedo gli sforzi che le imprese fanno
tutti i giorni per andare avanti rispettando le regole. Si riparta da questo risultato e non ci si fermi.
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Pierfranca (sabato, 15 ottobre 2016 19:04)
già almeno ognuno deciderà , sempre se non ci saranno frodi, chelatte bere! Ma con le quote latte come siamo messi? Siamo ancora costretti a importare oltr'Alpi? Cosi mi sono persa nelle dispute e lungaggini degli anni scorsi! Condivido l'importanza, spero che non incida sul prezzo! Buona serata!
Angelo Bergomi (sabato, 15 ottobre 2016 20:01)
Gli evasori delle quote latte hanno esposto l'Italia a pesanti sanzioni, alla faccia degli agricoltori onesti che hanno speso soldi per acquisire il titolo a poter mungere quantitativi ben definiti. Il risultato di cui parlo nell'articolo sarà tanto più efficace quanto lo sarà anche il sistema dei controlli. Grazie per la riflessione Pierfranca.