In un periodo storico in cui anche figure ai massimi livelli istituzionali sembrano agire senza il rispetto delle prerogative e dei doveri che il loro ruolo dovrebbe suggerire propongo a tal riguardo una breve riflessione che arriverà nelle case dei cittadini attraverso il giornale comunale "Il Leone".
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Il 9 Luglio 1978 Sandro Pertini giurava sulla Costituzione Italiana come settimo Presidente della Repubblica. Egli, partigiano e antifascista, passò la propria vita ad affermare la necessità di rispettare le istituzioni affinchè il nostro Paese potesse dirsi davvero democratico.
A 40 anni di distanza cosa direbbe il Presidente Pertini del quotidiano, arrogante, tentativo di trattare le istituzioni come fossero proprietà privata da parte di chi si serve delle stesse anzichè servirle?
Il tentare di zittire il ruolo delle opposizioni tacciandole di "catastrofismo" o di "irresponsabile ostruzionismo all'azione di governo" senza riconoscerne il ruolo di vigilanza e di sprone al miglioramento rientra in questa totale mancanza del senso dello Stato. E sta succedendo, purtroppo, a tutti i livelli: da quello comunale fino al Parlamento italiano. Anche un secolo fa si partì denigrando le istituzioni e cercando di sostituirle con apparati paralleli. Sappiamo tutti come è andata a finire. Impariamo dalla storia invece che cancellarla!
Angelo Bergomi
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