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"Le fonne"

Oggi si festeggia universalmente la giornata della donna. E dovremmo riflettere sul fatto che ancora oggi il rispetto della donna debba passare da una giornata commemorativa e non sia, piuttosto, un atteggiamento quotidiano, un approccio condiviso nella società. Almeno non da parte di tutti. Certamente di passi avanti ne sono stati fatti ma non è sufficiente.

 

Per celebrare questa giornata ho ripescato questa poesia in dialetto bresciano (e in rima) che scrissi circa 15 anni fa, liberamente tratta dai racconti che le mie nonne mi facevano da bambino circa la loro giornata di giovani spose di campagna a cavallo tra il secondo conflitto mondiale e l'immediato dopoguerra.

In essa parlo della laboriosità delle donne, della loro forza di volontà, dell'amore per i propri figli, del loro essere punto di riferimento per le loro famiglie

 

P.S. Piccolo consiglio di lettura: per apprezzare le rime leggetela un paio di volte ad alta voce.

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Le fonne

Le fonne le nèta de lena,

le posta le stèle söl föc,

le spasa le foie da l'era,

le derf el purtù del löc.

 

Le ses i gà zà batìt,

l'òm l’è apèna scapàt,

el sùl l’è amò scundìt,

l’è ùra de ambiàs al sagràt.

 

Rìade en font a la césa,

le fa la sò genuflessiù,

le prega con céra distesa,

dumà ghè la prucissiù.

 

Le fonne le cor dre ai panèi

le cumincia pò a fà le mame,

con en bazì le desèda i pütei,

che j-era pirdìcc ne le nane.

 

 

 

TRADUZIONE 

 

Le donne

Le donne puliscono di lena,

mettono la legna sul fuoco,

scopano le foglie del cortile

aprono il portone della cascina.

 

Le sei sono già passate,

il marito è appena scappato,

il sole è ancora nascosto,

è ora di incamminarsi verso il sagrato.

 

Arrivate in fondo alla chiesa,

fanno la loro genuflessione,

pregano con aria distesa

domani c’è la processione.

 

Le donne corrono sulle scale,

cominciano anche a far le mamme,

con un bacio svegliano i bambini,

che erano persi nel sonno.

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Commenti: 6
  • #1

    Mariella Foresti (sabato, 09 marzo 2019 17:00)

    Angelo, che bella! L'unica parola che non conosco del dialetto è stèle per la legna. Anch'io sono stata a lungo da piccola dalla mia nonna in campagna. Riconosco tutto. Grazie, bravo, Mariella

  • #2

    Angelo Bergomi (domenica, 10 marzo 2019 13:14)

    Grazie Mariella!

  • #3

    Piera (mercoledì, 08 marzo 2023 18:10)

    È sempre bello rileggerla,mi piace molto soprattutto quando la leggo ad alta voce,bravo Angelo���

  • #4

    Domenica (mercoledì, 08 marzo 2023 18:27)

    Bravo Angelo, è bellissima.
    Nelle tue parole rivedo tanti ricordi di gioventù.

  • #5

    pierantonio dolci (venerdì, 08 marzo 2024 20:12)

    Bravo Angelo.. complimenti ci fa ritornare a tempi "migliori"degli odierni...�

  • #6

    Mauro Quaresmini (venerdì, 08 marzo 2024 20:37)

    Bellissima poesia, racconta solo la verità su ciò che fanno le donne. Complimenti veramente.

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