(foto tratta dal Giornale di Brescia)

Anche a Brescia un lunghissimo serpentone fatto soprattutto da giovani e giovanissimi ha invaso questa mattina la città per manifestare la necessità di un cambio di passo sulle tematiche ambientali. La consapevolezza che sono in corso profondi cambiamenti climatici  è il primo passo per pretendere politiche nazionali e internazionali che invertano una rotta preoccupante.

Leggere di leader come Bolsonaro, presidente del Brasile, che all'Onu afferma che "L'Amazzonia non è dell'Umanità!", come se l'ossigeno che respiriamo fosse di proprietà degli Stati in cui sono piantate le foreste che lo producono ci fa capire quali responsabilità abbia la classe dirigente (non solo quella politica) sul tema ambientale.

 

 

Ecco perchè dico che i ragazzi del "Friday For Future" vanno ringraziati e incoraggiati. Perchè è merito loro se la sensibilità mondiale sul tema ambientale sta ritornando centrale nel dibattito pubblico. Le loro aspettative non vanno deluse!

Cosa fare, allora? Come Partito Democratico dobbiamo moltiplicare i nostri sforzi, richiamando i nostri amministratori a tutti i livelli a lottare come leoni affinchè la questione ambientale guidi le scelte politiche di ogni amministrazione.

E affinchè a livello nazionale il tratto distintivo del nuovo Governo sia questo: ripartire da politiche economiche ambientalmente sostenibili che la Storia economica ha dimostrato essere peraltro le più redditizie, se proprio vogliamo dirla tutta.

Riparta da qui il Partito Democratico, senza timidezze e chiamando il mondo economico a confrontarsi per trovare soluzioni comuni e sostenibili.

 

La manifestazione di Brescia assume un doppio significato nel giorno della notizia di pesantissimi arresti per mafia di interi settori economici operanti nella nostra provincia. Malaffare che spesso utilizza l'ambiente come modo per trarre vantaggi economici a danno dell'intera società.

Ambiente e legalità: un binomio che è un concreto programma di Governo.