Sembra incredibile che a pochi giorni dalla scomparsa di Diego Armando Maradona se ne sia andata un'altra icona del calcio mondiale e italiano.
A soli 64 anni scompare Paolo Rossi, simbolo di tante gesta sportive. Di esse ne ricorderemo sempre una su tutte: la vittoria al Campionato del Mondo del 1982 in Spagna.
Indimenticabili le immagini di quel mondiale: la tripletta incredibile contro il Brasile di Zico e Socrates, il goal nella finale di Madrid contro la Germania, gli sguardi e i sorrisi con Bruno Conti, Cabrini e Gentile, l'abbraccio con Bearzot, l'esultanza del Presidente Sandro Pertini in tribuna a fianco di un impassibile re Juan Carlos, il "Campioni del mondo" detto tre volte da Nando Martellini.
Paolo Rossi è stato però anche altro: il garbo e l'intelligenza dimostrate in tante occasioni pubbliche dopo la fine della carriera agonistica.
Grazie per quelle notti magiche in cui un popolo provato da grandi tensioni e tragedie si strinse attorno alla propria nazionale e al proprio Presidente della Repubblica, riscoprendosi orgoglioso della propria terra e della propria passione.
Tu che hai fatto piangere il Brasile, stavolta, hai fatto piangere tutti noi.
Ciao Pablito!
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