Rovato 13/02/2021
COMUNICATO STAMPA
Oggetto: editore e direttore responsabile all'epoca dei fatti del settimanale “(In) Chiari Week” condannati anche in appello a risarcire Angelo Bergomi
Nelle edizioni del 21 e 28 Febbraio 2014 del settimanale “(In) Chiari Week” furono pubblicate due intere pagine (una per edizione) contenenti notizie false dal contenuto lesivo della mia reputazione. Nello specifico si trattava di articoli anonimi (firmati da un irriconoscibile pseudonimo) sotto forma di informazione pubblicitaria a pagamento. All’epoca, nonostante mie richieste scritte, non mi vennero forniti i nominativi degli acquirenti/autori delle suddette pagine, oggi in mio possesso. In particolare, gli articoli contenevano pesanti allusioni a mie presunte inadempienze amministrative nella gestione della commissione di controllo della discarica rovatese ex-Rovedil, all’epoca del mio impegno come assessore nel Comune di Rovato. Venivo, altresì, definito con epiteti irriguardosi e volgari.
Per difendere il mio onore ho attivato una causa civile. Il primo grado si è concluso con la sentenza n. 3125/2017 del Tribunale Civile di Brescia che ha condannato il direttore responsabile all’epoca dei fatti e l’editore del settimanale "(In) Chiari Week" a risarcirmi per i danni causati al mio onore, alla mia reputazione e alla mia dignità personale, nonché i danni morali, derivanti dalla divulgazione dei suddetti articoli diffamatori.
I soggetti condannati decidevano successivamente di ricorrere in appello tentando di ribaltare la sentenza. Il processo d’appello si è ora concluso. Con sentenza n. 1265/2020 la Corte d’Appello di Brescia, confermando in toto la sentenza di primo grado, ha respinto l’appello proposto dall’editore e dal direttore del "(In) Chiari Week" all’epoca dei fatti, condannandoli entrambi a risarcirmi le spese legali anche di questo grado di giudizio.
Con questa sentenza, ora definitiva, a distanza di 7 anni dai fatti, è stato posto un “macigno” finale
sulle odiose falsità concernenti il mio operato da assessore e presidente della commissione di controllo della discarica ex-Rovedil. Anche in appello, infatti, è stata riconosciuta la
falsità delle dichiarazioni, confermando l’assoluta correttezza e serietà del mio operato.
Ringrazio il mio legale, avv Michela Pinelli, che mi ha accompagnato in questo lunghissimo percorso giudiziario e tutte le persone che mi sono state accanto in questi difficili anni.
Entrambe le sentenze hanno dimostrato che chi decide di giocare con la reputazione delle persone raccontando falsità prima o poi è chiamato a pagarne il conto.
E dovrebbe chiedere pubblicamente scusa.
Angelo Bergomi
Rovato (BS)
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Claudio (sabato, 13 febbraio 2021 16:52)
I tempi della Giustizia sono troppo lunghi e spesso le Vittime non ottengono giustizia causa Prescrizione. Fortunatamente questa volta non è accaduto.
Simona Camoni (sabato, 13 febbraio 2021 17:22)
Mi congratulo con te Angelo, perchè sei riuscito a dimostrare di essere una persona seria e affidabile. Claudio, nelle cause civili non esiste prescrizione, sarebbe potuto durare in eterno; per fortuna non è andata così.
Riccardo Sette (sabato, 13 febbraio 2021 18:14)
Finalmente la sentenza definitiva. Avendo presieduta la commissione prima di te so bene di cosa si trattava. Sono molto contento per te e, per quello che può contare, non ho mai avuto il benché minimo dubbio della tua correttezza e onesta.
Luciana Buffoli. (sabato, 13 febbraio 2021 19:20)
Siamo rincuorati della sentenza e ciò ci fa credere ancora nella giustizia.Caro Angelo sono stati momenti duri ma nessuno di noi ha mai messo in dubbio la tua onestà e trasparenza . È giusto che chi ha diffamato paghi e che possa servire da lezione.
Mariolina (sabato, 13 febbraio 2021 20:11)
Rimane un senso di meraviglia davanti alla cattiveria di certuni che agiscono in modo vile pensando di farla franca. Mi felicito con te perché il riconoscimento del tuo corretto operato è una battaglia che valeva la pena portare avanti. Bravo Angelo. Ora però il giornale deve dedicarti due pagine per rendere giustizia e visibilità a tutto ciò che invece hai fatto con onestà, impegno e correttezza. Cose che chi ti ha infangato non ha nelle sue vicende e nelle sue corde morali.
Pietro Chiari (sabato, 13 febbraio 2021 20:12)
Caro Angelo, è davvero bello poter dire " giustizia è fatta" , non capita spesso. Sulla tua onestà chi ti conosce sicuramente non ha mai avuto dubbi, ai tuoi delatori serva da lezione.☮️��
Lidia Gandossi (sabato, 13 febbraio 2021 21:49)
Si raccoglie ciò che si semina.... Vista la stimata e corretta persona che sei, inevitabile la sentenza definitiva a tuo favore.
Simona Fernanda Averoldi (sabato, 13 febbraio 2021 23:04)
Caro Angelo sono molto felice per questa notizia che un po rincuora tutti noi cittadini rispetto alla legge che finalmente ha fatto il suo corso.
Per chi ti conosce e ti stima la sentenza di un giudice non cambia il pensiero che di ha di te , chi ti ha seguito sa che persona onesta, corretta e leale tu sia , ma di fatto e’ bello che la legge lo confermi davanti al mondo intero e abbia tolto fango ingiusto che ti era stato gettato addosso!
Spesso c’e chi dice che le parole vanno al vento ma non e’ cosi, si e’ sempre e per sempre responsabili di cio’ che si afferma.
Complementi sinceri al tuo avvocato per questo risultato meritato.
Con stima
Simona
Bosio Pietro (domenica, 14 febbraio 2021 21:17)
Congratulazioni a te Angelo, non avevo dubbi sulla tua professionalità e.onesta te lo meriti.
ALBINO (lunedì, 15 febbraio 2021 11:54)
Gradde due a zero .Spiace solo che chi ha fatto lo sbruffone sia rimasto NASCOSTO dietro le quinte tipico di quelli FORTI.
Spero solo che il giornale,che ha pagato per aver protetto la fonte si rivalga sul furbetto.
Bene Angelo complimenti e buon lavoro.
Ciao Albino M.