Il Piano Cave bresciano è assurdo nei volumi e a Rovato prevede un più che raddoppio della cava Bonfadina. Io e Luciana Buffoli, da semplici cittadini, il 04 Ottobre scorso siamo andati a dirlo di persona in Regione. Altri, invece, con ruoli istituzionali se ne sono stati a casa.
La Commissione Sesta "Ambiente e Protezione Civile" per un mese intero ha audito chiunque ritenesse di formulare proprie osservazioni.
Noi abbiamo ritenuto di esprimere il nostro dissenso su un piano esagerato nei volumi (52 milioni!), che favorisce poche grandi aziende e butta fuori dalla filiera dell'estrazione e del recupero di rifiuti inerti i piccoli operatori, che non ha alcuna giustificazione visto il reale fabbisogno bresciano. E' un piano che offende il nostro territorio rovatese sia per il cumulo degli impatti che prevede e per il rinvio a data da destinarsi del recupero ambientale. Ricordo infatti che la variante al PGT approvata di recente dal consiglio comunale rovatese ha ulteriormente rafforzato la destinazione produttiva del fondo cava.
Se a qualcuno interessasse leggerlo, pubblico il verbale dell'audizione in Regione, comprensiva degli interventi di:
- privato proprietario della Bonfadina (pag 5)
- mio intervento (pag. 6-7-8)
- sindaco di Cazzago S.M. Fabrizio Scuri (pag. 8-9)
Crediamo che i consiglieri regionali, soprattutto quelli bresciani, chiamati il 22 Dicembre a votare definitivamente questo piano, dovrebbero riflettere e riflettere bene.
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