"Io nun ce vojo crede a ste scherzo!" Così direi oggi a Gigi Proietti, dopo lo scherzo che ha fatto a tutti gli Italiani andandosene proprio oggi, nel giorno del suo ottantesimo compleanno. Lo voglio ricordare con un suo sonetto, rigorosamente in romanesco, che lesse durante i funerali di Alberto Sordi nel 2003.
Ciao Gigi, grazie di tutto. Chi ama la cultura non può che ringraziarti oggi e per sempre.